L'ars subtilior fu una corrente musicale affermatasi alla fine del XIV secolo, caratterizzata da una eccezionale complessità ritmica e notazionale.
A lungo si è ritenuto che l'ars subtilior fosse fiorita ad Avignone, nel sud della Francia; in anni recenti tuttavia Anne Stone ha tentato di ricondurla all'ambiente parigino. Il movimento è per lo più visto in contrapposizione all'Ars nova italiana che fiorì dal 1310 al 1370.
Le composizioni dell'ars subtilior erano raffinate, complesse, difficili da cantare e probabilmente eseguite da gruppi ristretti di iniziati ed intenditori. Richard H. Hoppin giunge a chiamarla ars subtilissima, sostenendo che fino al XX secolo la musica non ha più raggiunto una ritmica altrettanto complessa e raffinata.
Si trattava esclusivamente di composizioni profane che avevano per soggetto storie d'amore, di guerra, di cavalieri e di eroi della classicità. Alcuni lavori furono scritti in omaggio a personalità pubbliche come l'Antipapa Clemente VII.
Daniel Albright paragona lo sperimentalismo tecnico dell'ars subtitlior a quello della musica d'avanguardia del XX secolo: in proposito egli cita il canone perpetuo di Baude Cordier Tout par compas suy composé, notato su di un rigo musicale circolare.
Il centro dell'attività di questo stile fu Avignone negli anni dello Scisma d'Occidente. Nella città sulle rive del Rodano si sviluppò un attivo centro culturale e furono composte le opere vocali più significative del tardo XIV secolo; lo stile si diffuse poi nel nord della Spagna e a Cipro, all'epoca sotto l'influsso culturale francese. L'ars subtilior fu inoltre praticata da un gruppo di maestri italiani, fra cui Antonio Zacara da Teramo.
Molte delle soluzioni adottate dai compositori dell'ars subtilior furono poi accolte nella musica rinascimentale.